Ventura (Salimbeni, Alessandro)
1569-1613
Nato a Siena nel 1569 e fratellastro del pittore Francesco Vanni, dopo la morte del padre, si trasferì a Roma (arrivando ad avere una bottega propria), dove lavorò alle imprese pontificie sotto Gregorio XIII e Sisto V. La sua arte risente degli influssi del Cavalier d'Arpino e di Giovanni Baglione. Alla sua bottega si formarono Agostino Marcucci e il Morazzone (Pier Francesco Mazzucchelli). Tornato a Siena nel 1595, si affermò come il miglior pittore di affreschi della città; alla fine del secolo, per l'influenza del fratellastro, si interessò alla pittura di Federico Barocci; in questi anni fu molto attivo anche in collaborazione con Vanni. Dal 1605 viaggiò verso altre città della Toscana, lavorando con Bernardino Poccetti (Bernardo Barbatelli) e fu influenzato anche dall'arte del Cigoli (Ludovico Cardi), ricevendo commissioni per il duomo di Siena e di Pisa. Morì in patria nel 1613.
Bibliografia
- Moretti, Raffaele, Salimbeni, Alessandro, detto Ventura, in Dizionario Biografico degli Italiani, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1960-, vol. LXXXIX
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Scannelli, Francesco, Il microcosmo della pittura, overo Trattato diviso in due Libri. Nel primo spettante alla Theorica si discorre delle grandezze d'essa Pittura, delle parti principali, de' veri primi, e più degni Maestri, e delle tre maggiori Scuole de' moderni [...]. Nel secondo, che in ordine al primo dimostra la pratica, s'additano l'opere diverse più famose, ed eccellenti [...], Cesena, Neri, 1657
(l. II, pp. 201-202 (cap. X))
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Ticozzi, Stefano, Dizionario dei pittori dal rinnovamento delle belle arti fino al 1800 di Stefano Ticozzi socio onorario dell'Accademia di Scultura di Carrara, Milano, Ferrario, Vincenzo, 1818
("SALIMBENI VENTURA", vol. II (1818), pp. 210-211)
Occorrenze
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autore: 1 opera d'arte
Le tre Grazie con Amore dormiente (Primi anni del XVII secolo)
Responsabilità della scheda: Marco Chiarolini | Ultima modifica: 8 agosto 2024