Trar da le occulte vie de l'ima terra
Autore: Andreini Canali, Isabella
Al molto Illustre Signor Carlo Cremona, lodando il suo pensiero di far disotterrare statue antiche. Sonetto CXXXVII
Trar da le occulte vie de l’ima terra
pario tesoro, a cui forza nemica
d’oblio già tolse la memoria antica,
è un’opra eccelsa, ond’abbia il Tempo guerra. 4
Ma chi sì coraggioso or si disserra
contra l’empio furor? Chi tanto amica
ha la virtù? Sol CARLO ogni fatica
vince di lui che ʼl tutto ingiusto atterra. 8
Vittoria illustre, che d’eterni fregi
ti cinge; ardito, a l’alta impresa intendi,
e non temer de gli anni il fiero assalto. 11
Di magnanimo cor, pensieri egregi.
Vanno i bei marmi in alto, e vie più in alto
poggia il tuo nome, ond’a le stelle ascendi. 14
Descrizione
Il sonetto elogia l’attività antiquaria attribuita dalla poetessa a un certo signor Carlo Cremona, forse un mecenate e committente dell'Accademia dei Gelosi. Tema centrale è l’inarrestabile scorrere del tempo, contrastato dal dedicatario riportando alla luce statue antiche, attività che gli consente di guadagnare anche per sé stesso eterna fama.
- Libro
-
Andreini, Rime 1605
Andreini, Isabella, Rime d'Isabella Andreini Comica Gelosa, Academica Intenta detta l'Accesa, Milano, Girolamo Bordone e Pietromartire Locarni, 1605
- Sezione
- Rime d'ISABELLA ANDREINI Comica Gelosa, & Academica Intenta detta l'Accesa
- Pagina
- pp. 168-169
- Vai al testo originale
- Metro
- sonetto (14 versi)
- Schema
- ABBA ABBA CDE CED
- Categorie
- storia antica; storia medioevale e moderna; altro
- Soggetti
- Carlo Cremona; Paro; Tempo; antichità; antiquaria; discoprire; eternità; fama; fatiche; fregio; impresa; marmi; memoria; oblio; opera; terra; tesoro; virtù; vittoria
- Nomi collegati
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Cremona, Carlo
(antiquario, dedicatario del componimento)
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Cremona, Carlo