Sovrano uscier de gli stellanti regni
Autore: Tronsarelli, Ottavio
All'apostolo San Pietro per lo suo Tempio vaticano
Sovrano uscier de gli stellanti regni,
ne l'ergerti il gran tempio al mondo chiaro
non meno si stillar, che si stancaro
l'industriose fronti e i dotti ingegni. 4
Tempio, che quasi ogni altro emolo sdegni,
spogliò la Terra d'ogni don più raro,
e sovra i marmi de l'eccelsa Paro
varcò sublime de la vista i segni. 8
Ond', o sommo portier de l'alta schiera,
chi fia sì crudo omai tra popol empi
che non pieghi a tuo onor l'anima fiera, 11
se per te volti a riverenti essempi
fin con sassoso piè da Paro altera
scendono i monti ad inalzarti i tempi? 14
Descrizione
Tronsarelli in questa poesia omaggia la Basilica di San Pietro in Vaticano (il "tempio" per eccellenza), rivolgendosi proprio al Santo Apostolo in nome del quale è stata costruita (San Pietro, "usciere", "portiere" del Paradiso: vv. 1 e 9). Elogia la maestria delle diverse menti e braccia che hanno contribuito alla sua costruzione e il prestigio dei materiali (i marmi provenienti dall'antica città greca Paro). Nelle terzine, con una domanda retorica e un'allusione giocosa ai marmi trasportati da Paro a Roma, si chiede quale mai popolo empio potrà rifiutarsi di onorare San Pietro, se persino i monti vengono a Roma "con sassoso piè" per innalzare il tempio.
Opera d'arte
- Libro
-
Tronsarelli, Rime 1627
Tronsarelli, Ottavio, Rime, In Roma per Francesco Corbelletti l'Anno. M.D.C.XXVII. Lucas Cia. F.
- Sezione
- Sonetti di Ottavio Tronsarelli. Parte prima.
- Pagina
- p. 136
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- Metro
- sonetto
- Schema
- ABBA ABBA CDC DCD
- Categorie
- iconografia sacra; descrizione edificio
- Soggetti
- Basilica; Basilica di San Pietro; Città del Vaticano; Paro; San Pietro; industria; ingegno; monte; portiere; sassoso; tempio