Colonna, alto trofeo d'invitto Augusto,
la sorte un tempo in te provasti acerba,
e de' tuoi danni sott'il pondo ingiusto
qual cadaver giacesti in sen a l'erba;
or poggi al cielo sovra colle augusto 5
di magnanima destra opra superba:
glorioso destino, illustre sorte,
ch'a te luce è l'orror, vita la morte.

E, se già tra barbarici furori
fosti gran preda di lor fiamme ultrici, 10
fortunate ti fur l'ire e gli ardori,
avventurose l'onte, e i danni amici,
nunzii di luce i tenebrosi orrori,
e l'infelicità scherni felici,
poiché dovea con generoso zelo 15
toglierti al suolo, chi disserra il cielo.

Parte nel grembo del terren sepolta
fosti del cieco oblio spettacol fiero,
parte serbasti fuor del suol ritolta
la gran memoria del Monarca altero; 20
sì ch'ergendo il tuo capo, al ciel rivolta,
chiedevi aita dal sovrano impero,
ch'in ridir le miserie hanno tal ora
i muti marmi le sue voci ancora.

Quand'in te Paolo a domar gli anni intento, 25
nobilmente pietosi i lumi torse,
ed a l'ira, al furor del giel, del vento
con destra d'onor prodiga soccorse,
ciò ch'era in te de le tue glorie spento,
in molt'anni abbattuto, a un punto sorse; 30
animosa a le stelle ergi la fronte,
e base a te di tue grandezze è un monte.