Mentre con l'armonia soave e cara
Autore: Di Strassoldo, Giovanni
[Per l'artificioso, e nobil palagio de l'Illustre Signor Prospero Visconte in Milano fu fatto questo sonetto]
Mentre con l'armonia soave e cara
de le virtù, che vi fan nobil fregio,
quasi Anfion fate ogni sasso egregio
correr ne l'alta vostra mole a gara, 4
Febo per far d'inusitata e rara
opra più adorno l'edificio regio,
ove destina col suo bel collegio
perpetua stanza farsi illustre e chiara, 8
fè da le Muse le reliquie antiche
levar da l'Etiopia de' seguaci
di Fineo, dal Gorgon cangiati in marmi; 11
e non pur l'onorate mura amiche
fregiar di quelle imagini vivaci,
ma celebrarle con divini carmi. 14
Descrizione
Come recita la rubrica posta nell'indice iniziale (relativa anche al componimento "Come per tante sì stupende e nove" stampato nella stessa pagina), il sonetto è dedicato al palazzo milanese di Prospero Visconti, i cui lavori edilizi erano da poco terminati al tempo in cui Strassoldo scriveva. La lode del poeta si costruisce con ampio ricorso al mito: nella prima quartina Visconti è paragonato ad Anfione (v. 3), il leggendario re di Tebe che costruì le mura della città incantando e posizionando i sassi con la sua lira; una stessa «armonia» cotraddistingue le virtù del Visconti, che rendono egregio ogni sasso della «mole» (cioè del Palazzo Visconti). Nei versi successivi il paragone mitologico prosegue con riferimento alla reggia di Febo (Apollo) e del collegio delle Muse, decorata con i marmi di Fineo e degli uomini al suo seguito [in Ovidio, Met. V, 1-235, si narra che il principe etiope Fineo e i suoi seguaci furono pietrificati da Perseo con la testa di Medusa (il «Gorgon» del v. 11), in seguito al tentativo di Fineo di impedire il matrimonio di Andromeda e Perseo], e allo stesso tempo celebrata con «divini carmi» (v. 14)
Opere d'arte
La prima voce collegata rappresenta il reale soggetto del componimento, il Palazzo milanese di Prospero Visconti. La seconda opera costituisce invece un confronto iconografico per l'episodio mitologico richiamato nell'ultima quartina, la pietrificazione di Fineo: si tratta di un riquadro ad affresco della Galleria Farnese di Roma, decorata da Annibale Carracci e collaboratori a partire dal 1597.
- Libro
-
Rime di diversi Udine 1597
Rime di diversi elevati ingegni de la città di Udine. Raccolte da Giacomo Bratteolo et dedicate a l'Illustre Signora Lidia Marchesi, Udine, Giovan Battista Natolini, 1597
- Sezione
- Giovanni Strasoldo
- Pagina
- c. 7v
- Vai al testo originale
- Metro
- sonetto (14 versi)
- Schema
- ABBA ABBA CDE CDE
- Categorie
- miti pagani; descrizione edificio
- Soggetti
- Anfione; Apollo; Etiopia; Febo; Fineo; Gorgone; Milano; Muse; Tebe; adorno; antico; armonia; carmi; celebrare; collegio; edificio; fregiare; immagine; marmi; mole; mura; opera; palazzo; palazzo Visconti; reliquie; sasso; stanza; virtù; vivace
- Nomi collegati
-
-
Visconti, Prospero
(Destinatario del sonetto)
-
Visconti, Prospero