Foemina rara, suas Pallas cui tradidit artes

Autore: Della Porta, Pietro

Aliud

Foemina rara, suas Pallas cui tradidit artes,
  quam laeta ornarunt dotibus astra suis.
Mortua, sed fallor. Vivis, post fata superstes,
  vivax fama dedit, mors fera quod rapuit.

Descrizione

Il componimento presenta innanzitutto Isabella Andreini come una donna straordinaria, che ha ricevuto le arti da Pallade (epiteto riferito ad Atena, dea della sapienza) ed è stata ornata di doti dagli astri benigni. In secondo luogo, l'autore afferma di essersi ingannato: inizialmente pensava che la crudele morte avesse spento l'artista, ma in realtà la fama l’ha riconsegnata alla vita.


Opere d'arte

Collegamento congetturale

Le due opere d'arte sono collegate per offrire un esempio visivo di un ritratto della poetessa e attrice encomiata nel testo e insieme di una scena teatrale del tempo. Si aggiunge la medaglia commemorativa realizzata in occasione della sua morte.


Bibliografia

  • Sensi, Torello, Illustri figli di Padova. Isabella Andreini, in «Padova. Rivista mensile dell'attività municipale e cittadina poi Padova e la sua provincia», XI.XVI.3, 1938, pp. 26-32
    (p. 27)

Libro
Andreini, Rime 1605
Andreini, Isabella, Rime d'Isabella Andreini Comica Gelosa, Academica Intenta detta l'Accesa, Milano, Girolamo Bordone e Pietromartire Locarni, 1605
Sezione
Componimenti di molti gentil'huomini nella lingua latina, e nella italiana per la morte della medesima Signora Isabella
Pagina
p. [b3v]
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Metro
distico elegiaco (4 versi)

Categorie
encomio d'artista
Soggetti
Atena; Isabella Andreini; Pallade; arte; astro; dote; fama; morte; vita

Nomi collegati

Responsabilità della scheda: Laura Gelpi | Ultima modifica: 16 marzo 2024