Se col proprio desio, col proprio affetto
Autore: De Lara Manrique, Andrea
Al s.r Gio. Ambrogio Figino
Se col proprio desio, col proprio affetto
cantar potessi in voce viva e chiara
la virtù vostra al mondo unica e rara,
qual m’avete depinta in mezzo il petto, 4
direi, con stil conforme al bel sugetto,
che unqua si vide nella amata e cara
Patria, né in quante parti il sol rischiara,
pennello il più pregiato e ’l più perfetto. 8
Ma non potendo a cotanto alto tuono
giunger la voce mia, che il bel desio
a mezzo il corso non divenga un ghiaccio, 11
frenando il bello et alto desir mio,
con farvi del mio cor libero dono,
lascio l’impresa, mi consolo e taccio. 14
Descrizione
L'autore di questo sonetto è il conte Andrea Manrique De Lara, appartenente al ramo nobiliare spagnolo della casata dei Manrique. Il Conte era figlio di Giustina Borromeo e di Giorgio Manrique. Andrea a sua volta aveva sposato Margherita Beccaria, figlia del conte Carlo Borromeo, di una delle famiglie più influenti di Milano. Nei primi versi (1-4) il conte Manrique celebra la virtù e la maestria di Figino, facendo riferimento ad un suo ritratto attribuito proprio al pittore. Nei vv. 4-8, il conte dichiara che non è visibile né in patria (cioè nel Ducato di Milano) né nel mondo (cioè nelle zone illuminate dal sole) un pennello (ovvero un pittore) migliore di Figino. Nelle terzine Manrique allude al fatto di non poter raggiungere con la sua sola "voce" la bravura di Figino e quindi tace, lasciando il proprio "cuore" a Figino.
Ipotizza Colzani (2021) che il ms. in questione sia frutto della collaborazione tra il pittore Figino e il letterato Gherardo Borgogni, la cui amicizia è testimoniata da un'ampia produzione encomiastica del secondo in celebrazione del primo. Borgogni fece parte dell'Accademia degli Inquieti di Milano con il nome di "Errante" e fu uno dei principali organizzatori culturali della Milano di secondo Cinquecento.
Opera d'arte
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Ritratto di Andrea Manrique De Lara
Autore: Figino, Giovanni AmbrogioGenere: pittura
Bibliografia
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Colzani, Camilla, Figino e i letterati: un'ipotesi per il manoscritto King's 323, in «Studi Secenteschi», LXII, 2021, pp. 125-137
(Edizione del sonetto alle pp. 135-136)
- Libro
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King's Manuscript 323
King's Manuscript 323
- Pagina
- c. 96r
- Metro
- sonetto (14 versi)
- Schema
- ABBA ABBA CDE DCE
- Categorie
- encomio d'artista; ritratti
- Soggetti
- Andrea Manrique; affetto; desiderio; dipingere; pennello; soggetto; stile; voce
- Nomi collegati
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Figino, Giovanni Ambrogio
(Dedicatario del sonetto)
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Figino, Giovanni Ambrogio