Quos cernis flores, quae florida serta, Rodolphe
Autore: Fogliani, Sigismondo
De Iosephi Arcimboldii Flora ad Rodolphum Imperatorem. Epigramma Sigismundi Foliani
Quos cernis flores, quae florida serta, Rodolphe
Caesar, sunt Florae pectus et ora deae.
Quod vero caput et pectus tantum eminus, at, si
cominus accedas, nil nisi serta vides;
effingens Florae formam, Arcimboldius acri 5
ingenio magnae fecit id artis opus.
Descrizione
In questo epigramma il poeta Sigismondo Foliani si rivolge all'imperatore Rodolfo II d'Asburgo (committente della "Flora" dell'Arcimboldo, realizzata nel 1589). Il poeta riprende qui un "topos" frequentemente impiegato da chi a quel tempo elogiava i quadri del pittore milanese, le famose "teste composte": è l’equivoco generato dalla percezione visiva, che porta ad interpretare diversamente il quadro in base alla vicinanza o alla lontananza da cui lo si guarda. Il soggetto del dipinto, se questo è visto da una certa distanza, è Flora, dea della primavera, ma se ci si avvicina («si / cominus accedas», vv. 3-4) si nota solamente una composizione di fiori. Nel distico finale viene elogiato Arcimboldo, pittore capace di questa particolare arte e di acuta ingegnosità («acri / ingenio», vv. 5-6).
Opera d'arte
Bibliografia
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Berra, Giacomo, L'Arcimboldo "c’huom forma d’ogni cosa": capricci pittorici, elogi letterari e scherzi poetici nella Milano di fine Cinquecento, in AA.VV., Arcimboldo. Artista milanese tra Leonardo e Caravaggio, Ferino-Padgen, Sylvia, Milano, SKIRA, 2011, pp. 283-313
(p. 300)
- Libro
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Gherardini 1591
All'Invittissimo CESARE RODOLFO SECONDO. Componimenti sopra li due quadri Flora et Vertunno, fatti a Sua Sac. Ces. Maestà da Giuseppe Arcimboldo Milanese, In Milano, appresso Paolo Gottardo Pontio, 1591
- Pagina
- c. 10r
- Metro
- distico elegiaco (6 versi)
- Categorie
- encomio d'artista; soggetti naturali
- Soggetti
- Flora; Giuseppe Arcimboldo; Rodolfo II d'Asburgo; arte; aspetto; dipingere; effigiare; figura; fiore; forma; ingegno; opera; petto; volto
- Nomi collegati
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Rodolfo II d'Asburgo
(personaggio citato e committente dell'opera d'arte)
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Rodolfo II d'Asburgo