Flora
Autore: Arcimboldi, Giuseppe
- Genere:
- pittura
- Stato:
- esistente
- Luogo di creazione:
- Milano
- Data:
- 1589
- Descrizione:
- L'opera ricrea la divinità romana Flora attraverso una diversità figurativa di fiori, boccioli, steli e foglie che compongono il volto femminile con una scala cromatica variegata e chiara, velature sfocate e dettagli accurati. Per il primato della vegetazione nell'impianto del disegno, questo dipinto può essere interpretato come un'anticipazione del genere barocco della natura morta, precursore nell'attenzione alla meticolosità della riproduzione naturalistica.
- Descrizione fisica:
- Olio, 73x56 cm
- Committente:
- Rodolfo II d'Asburgo
- Collocazioni:
-
- Stockholm, Collezione privata, fino al 1965, anno in cui è venduto ad un'asta Sotheby's a Londra [antica]
- Praha, Castello, fino al 1648, anno in cui è portato a Stoccolma dall'esercito svedese come bottino di guerra [antica]
Testi collegati (13)
- Cara, leggiadra Flora
- Cesare invitto, ecco pur giunta è l’ora
- Cum flores dea Flora ferat si florida floret
- Dunque sì lungamente i tetti augusti
- Ecco, o Cesar famoso a Battro, a Tile
- Haud appelletur Zephyro dilecta marito
- Insigni Floram qui floribus induit arte
- Né cangiò Flora in fiori
- Quae Floram dederat flores, nunc poma ferentem
- Quos cernis flores, quae florida serta, Rodolphe
- Ridi, ma dopo ‘l riso attento mira
- Son io Flora o pur fiori?
- Sparita era da noi
Bibliografia
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Arcimboldo (1526-1593), Ferino-Pagden, Sylvia, Milano, Skira, 2008
(pp. 120, 184)
Responsabilità della scheda: Giulia Delfrate, Lorenzo Sacchini, Sergio Taddei |
Ultima modifica: 16 marzo 2024