Se di lode e di fama assai è degno

Autore: Arcimboldi, Giuseppe (?)

All’Arcimboldo. Sonetto di G. A. da Milano

Se di lode e di fama assai è degno
pittor che ben ritragga un solo oggetto,
di quanti ognor ne forma a suo diletto
il supremo rettor del trino regno, 4

o più d’Apelle e chi giunge al tuo segno?
Che tanti in un ne aduni e con effetto
un viso umano ne fingi sì perfetto
che l’ammira ciascun più bell’ingegno? 8

Tu di libri, di frondi, frutti e fiori,
d’animal vari e di vari stromenti
e d’altre cose ancor che non descrivo, 11

con giuste linee espresse e suoi colori,
il viso altrui sì ben ne rappresenti
che ’n dubbio stassi qual sia il finto o ’l vivo. 14

Descrizione

Il sonetto, firmato G. A. da Milano, sigla che secondo Giacomo Berra è da attribuire allo stesso Giuseppe Arcimboldo, il quale senza firmarsi esplicitamente loderebbe se stesso, tesse l’elogio del pittore milanese (1527-1593).

Egli possiede l’abilità artistica di comporre immagini composte da più elementi («di libri, di frondi, di frutta e fiori / d’animal vari e di vari strumenti», vv. 9-10), i quali vengono uniti l’un l’altro per formare volti umani. Arcimboldo supera di gran lunga gli altri artisti: se è degno di lode e di fama un pittore che sa riprodurre un solo oggetto, tanto più è ammirevole il pittore milanese, che attraverso «colori» e «giuste linee» (v. 12) sa formare un viso umano attraverso più elementi messi insieme. Tale è la sua bravura che difficilmente, guardando i suoi dipinti, si distingue ciò che è un’illusione da ciò che è realtà.


Opera d'arte

Collegamento congetturale


Bibliografia

  • Berra, Giacomo, L'Arcimboldo "c’huom forma d’ogni cosa": capricci pittorici, elogi letterari e scherzi poetici nella Milano di fine Cinquecento, in AA.VV., Arcimboldo. Artista milanese tra Leonardo e Caravaggio, Ferino-Padgen, Sylvia, Milano, SKIRA, 2011, pp. 283-313
    (pp. 309-310)

Libro
Gherardini 1591
All'Invittissimo CESARE RODOLFO SECONDO. Componimenti sopra li due quadri Flora et Vertunno, fatti a Sua Sac. Ces. Maestà da Giuseppe Arcimboldo Milanese, In Milano, appresso Paolo Gottardo Pontio, 1591
Pagina
c. 13v

Metro
sonetto (14 versi)
Schema
ABBA ABBA CDE CDE
Note metriche
Allitterazione di "r" e "t" al v. 4. Presenza di una rima ricca fra v. 6 e v. 7

Categorie
encomio d'artista
Soggetti
Apelle; Giuseppe Arcimboldo; ammirare; colore; fingere; formare; ingegno; linea; pittore; rappresentare; ritrarre

Nomi collegati

Responsabilità della scheda: Martina Mariotto, Francesco Rossini | Ultima modifica: 9 settembre 2024