Fra i zaffiri del mare
Autore: Bruni, Antonio
Per una Venere scolpita in un zaffiro già donato all'autore dall'Altezza d'Urbino
Fra i zaffiri del mare
nacque la dea d'amore,
e scolpita in zaffiro a me la dona
l'eroe che su 'l Metauro ha la corona
e 'l regno in ogni core. 5
A l'una e l'altra io deggio,
quella provo nel sen, questa vagheggio:
ma non so se più bella
sia di lor questa o quella;
o se pur quella amante o questa amata, 10
o se nata o donata!
Descrizione
L'autore loda un'opera a lui donata dal Duca di Urbino [presumibilmente Francesco Maria II Della Rovere], territorio indicato per metonimia con il nome del Metauro, il fiume che lo attraversa, raffigurante una Venere scolpita in uno zaffiro. Bruni rievoca la versione del mito secondo cui la dea d'amore sarebbe nata dalla spuma delle onde del mare, che richiama il colore dello zaffiro, e afferma che, profondamente colpito da entrambe le Veneri, l'una foriera d'amore, l'altra effigiata nella pietra preziosa, non riesce a risolversi su quale delle due sia la più bella.
Opere d'arte
Collegamento congetturale
Sebbene sia cronologicamente molto distante dall'autore e non ci siano fonti che attestano l'effettiva conoscenza da parte di Bruni di questa opera d'arte, molte delle caratteristiche del manufatto richiamano quelle descritte dal poeta. Si collega inoltre il celeberrimo dipinto della Nascita di Venere del Botticelli per alludere alla tradizionale iconografia richiamata dal poeta.
- Libro
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Bruni, Veneri 1633
Bruni, Antonio, Le Veneri poesie, In Roma, appresso Giacomo Mascardi, MDCXXXIII.
- Sezione
- Delle Veneri la Terrena, poesie.
- Pagina
- p. 33
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- Metro
- madrigale (11 versi)
- Schema
- abCCbdDeeFf
- Categorie
- descrizione manufatto; miti pagani
- Soggetti
- Amore; Duca di Urbino; Metauro; Venere; bellezza; dea; dono; scolpire; vagheggiare; zaffiro
- Nomi collegati
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Della Rovere, Francesco Maria II
(donatore del gioiello)
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Della Rovere, Francesco Maria II