Fonda, BARBARO pio, fonda le mura

Autore: Sabbadini, Tommaso

A l'Illustrissimo, et Eccellentissimo Signor Marc'Antonio Barbaro Proveditor generale sopra la Fortezza di Palma in Friuli

Fonda, BARBARO pio, fonda le mura
de la nova città possente e forte
che fia al Trace crudel ruina e morte
et al popol di DIO stanza sicura. 4

Spiega l'insegna sacrosanta e pura
del sommo Re de la celeste corte,
perché le stelle avrai fidate scorte
in tanto eccelsa e generosa cura. 8

Non temer d'Aquilon gli oltraggi e l'onte,
ché, a suo malgrado, andrà sempre il tuo grido
ovunque splende la diurna stella. 11

E già risuona in questa parte e in quella:
«BARBARO, di valor fecondo nido»,
e s'inchina al tuo nome ogni alto monte. 14

Descrizione

Il sonetto è dedicato a Marcantonio Barbaro, fondatore e primo provveditore generale della città-fortezza di Palmanova (in provincia di Udine). Il poeta loda la fondazione della fortezza a forma di stella (e che avrà appunto le stelle come «fidate scorte») nel suo essere un baluardo contro popoli infedeli (qui genericamente indicati come Traci), costruito nel segno di Dio e dunque immune anche agli «oltraggi» di Aquilone (vento che spira da nord-est, con allusione alla Tracia).


Opere d'arte


Libro
Rime di diversi Udine 1597
Rime di diversi elevati ingegni de la città di Udine. Raccolte da Giacomo Bratteolo et dedicate a l'Illustre Signora Lidia Marchesi, Udine, Giovan Battista Natolini, 1597
Sezione
Tomaso Sabbadini
Pagina
c. 124r
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Metro
sonetto (14 versi)
Schema
ABBA ABBA CDE EDC

Categorie
storia medioevale e moderna
Soggetti
Aquilone; Dio; Marcantonio Barbaro; Palma; Palmanova; città; fondare; forte; fortezza; fortezza di Palmanova; insegna; monte; mura; nido; possente; stanza; stella; traci

Nomi collegati

Responsabilità della scheda: Beatrice Bergamini; Marianna Liguori | Ultima modifica: 25 marzo 2024