Saggia e maestra mano
Autore: Bruni, Antonio
Galatea dipinta
Saggia e maestra mano
d'artefice sovrano
già Galatea dipinse;
ma, dipingendo lei, creò, non finse:
che, se tace e non parla, 5
finta però non sembra e finto è 'l core
che non crede al colore.
Per orror tace solo,
o per tema, o per duolo,
poiché un mostro il più rigido e feroce 10
tolse ad Aci la vita, a lei la voce.
Descrizione
L'autore celebra il realismo di un dipinto che rappresenta la ninfa Galatea. Secondo l'autore, infatti, l'artista nel realizzare questo dipinto "creò, non finse", tanto che, nonostante la ninfa sia dipinta, non sembra affatto finta, ma anzi è viva, e se non parla è solo per orrore, per paura o per dolore, le cui cause sono spiegate attraverso il riferimento al mito di Aci e Galatea, secondo cui l'amato era stato ucciso per gelosia dal ciclope Polifemo, lasciando la ninfa sgomenta.
Opera d'arte
Collegamento congetturale
Il nome del pittore non compare né in rubrica né nel testo. Il riferimento alla celebre opera di Raffaello è suggerito per la sua fortuna all'epoca e per l'appellativo di "artefice sovrano" con cui è designato il pittore.
- Libro
-
Bruni, Veneri 1633
Bruni, Antonio, Le Veneri poesie, In Roma, appresso Giacomo Mascardi, MDCXXXIII.
- Sezione
- Delle Veneri la Terrena, poesie.
- Pagina
- p. 172
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- Metro
- madrigale (11 versi)
- Schema
- aabBcDdeeFF