Moristi, o Giulio invitto

Autore: Tronsarelli, Ottavio

Scoltura di Giulio Cesare

Moristi, o Giulio invitto,
da micidial coltello
empiamente trafitto;
or, industre scarpello
con più d'una ferita 5
ti ridona a la vita.
Oh di par, quando lasci
l'aure del dì sereno
e quand'anco rinasci,
misero a prova, e sfortunato a pieno. 10
Già ferito moristi; ed or non puoi,
se ferito non sei, viver tra noi.

Descrizione

Tronsarelli dedica questa poesia alla figura di Giulio Cesare, ucciso a pugnalate, e in particolare a una scultura che lo ritrae. Per tutto il madrigale lo scalpello dello scultore che, colpendo il marmo, ridà nuova vita a Cesare ormai morto, viene messo a paragone per contrasto con il pugnale che in vita lo uccise.


Opera d'arte

Collegamento congetturale

A titolo esemplificativo, non avendo certezze sulla scultura visionata dal poeta e sulla sua effettiva esistenza, si collega un busto di Giulio Cesare realizzato nell'ultimo quarto del XVI secolo dallo scultore Giovanni Battista Della Porta.


Libro
Tronsarelli, Rime 1627
Tronsarelli, Ottavio, Rime, In Roma per Francesco Corbelletti l'Anno. M.D.C.XXVII. Lucas Cia. F.
Sezione
Madrigali di Ottavio Tronsarelli. Parte seconda.
Pagina
p. 193
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Metro
madrigale (12 versi)
Schema
ababccdedEFF

Categorie
ritratti; storia antica
Soggetti
Giulio Cesare; coltello; ferita; industre; pugnale; scalpello; scultura; statua; vita

Nomi collegati

Responsabilità della scheda: Martina Milione | Ultima modifica: 8 aprile 2024